Galleria Agora’

12/30 luglio 2013

Inaugurazione 12.07.2013 ore 19.00

via XII Gennaio n°2 - 90141 Palermo

CAPPELLI/HATS/GIOIELLI/JEWELS/VENTAGLI/FANS

 

Progetto Atelab

Esposizione degli Studenti del Corso di Diploma Accademico di Primo e Secondo Livello in Progettazione della Moda/Accademia di Belle Arti di Palermo

 

a cura di :

Prof. Sergio Pausig Prof. Vittorio Ugo Vicari

 

 

CAPPELLI/HATS Corso di Design dell’Accessorio


Manuela Alaimo, Chiara Albini, Rita Andolina, Marta Alessi, Algeri Alessia, Alice Cammarata,Elena Cammarata, Ambrogio Barraco, Claudia Castellino, Lorella Conigliaro, Maria Grazia Costantino, Stefania Corstese, Claudia Di Grazia, Nadia Di Pace, Roberta Failla, Francesca Ferrara, Antonella Ferrocane, Giulio Gagliano, Laura Garofalo, Deborah La Mattina, Lucia Maria Lombardo, Riccardo Imperatore, Rosangela Marciano’, Elisabetta Marsana, Marzia Montesanto, Lavinia Napoli, Parfenii Irina, Giorgia Prestigiacomo, Claudia Pulizzotto, Alessandra Randazzo, Marinella Ruggieri, Vittoria Savarino, Alessandra Stabile, Clelia Strazzeri, Ilaria Torino, Antonella Urso, Giulia Valenti, Mario Venuto, Silvia Zambianchi, Salvatore Carpitella.


GIOIELLI/JEWELS Corso di Design del Gioiello


Maria Alessandra Arata, Jessica Balistreri, Angela Barbiera, Beatrice Bondì, Martina Bonomo,Lavinia Bruno, Johana Casamento, Amelia Cippone, Giuseppe Cuomo,Carla Di Maio, Riccardo Di Maio, Maria Cristina Falsone, Fabio Guardino, Marzia Li Puma, Giorgio Macaluso, Valentina Magro, Marisa Messina,Beatrice Panni,Mattia Piazza,Carola Provenzano, Daniele Richichi, Michela Ritano, Lidania Russo, Federica Sabatino,Giovanni Siino,Rosalba Spagnolo, Natalì Vitale.


VENTAGLI/FANS Atelab Laboratorio Extracurricolare

Jessica Balistreri, Beatrice Bondì, Giuseppe Cuomo,

Giorgio Macaluso,Valentina Magro.


 

 

 

 

La missione primaria di una scuola accademica di progettazione artistica per l'impresa è, sin dalle sperimentazioni inglesi e viennesi di fn de siècle, la conduzione del giovane artista verso l'industrial design in rapporto sodale con l'imprenditoria e col mercato. Nulla saremmo senza quella lezione esemplare e nulla siamo se e quando il nostro insegnamento ristagna nello spazio teorico o in una prassi scolastica distaccata dall'universo aziendale.

Non stupisca dunque di vedere all'opera e in mostra allievi sin dal primo anno accademico, cimentarsi in prototipi di gioielli ed ornamenti dell'abito, quando ancora i tratti sono acerbi ed è avvertita a stento un'intenzione d'arte. Perché noi si gioca una diversa partita volta all'educazione della tecnica e della maniera si ma, di più, all'incubazione professionale ed al contributo che lo stilismo ancora oggi è tenuto a dare nel processo, mai troppo bastevole, di "qualificazione estetica dell'industria".

Ben inteso: la didattica è ancora lunga ed i frutti del lavoro qui svolto dovranno maturare lungamente perché possano dirsi opera compiuta. Ma non è forse il metodo di trovare la via più importante della via stessa?

Per tali sintetiche ragioni nascono i laboratori extracurriculari d'arti applicate AteLab ed AuriFaber, volti all'avviamento dei nostri futuri designer nei settori della moda e dell'ornamento.

La mostra che visitate è tra i loro esiti iniziali e non l'unico. Un secondo gruppo di opere sintetizza e in certo senso conclude un lungo iter progettuale che il corso di Progettazione della moda dell'Accademia di Belle Arti di Palermo ha seguito negli anni passati e che ha avuto ad oggetto il cappello da prete. Esso intercetta una questione fondamentale per la storia del fashion design del Novecento: l'incontro tra stilismo e fede cattolica l'8 novembre 1957, quando Pio XII ricevette centocinquanta rappresentanti della moda internazionale a Castel Gandolfo, in seno al I Congresso internazionale di alta moda promosso dalla "Unione latina Alta Moda". Un dibattito avvertito fortemente in quel periodo, che negli ambienti romani aveva già dato i suoi frutti sperimentali due anni prima, nel 1955-56, quando le sorelle Fontana disegnarono per Ava Gardner un modello, il "pretino", che produsse un effetto magnificamente distorsivo sull'immaginario maschile.

Magnificamente distorsivo come solo l'incontro tra moralità e moda può produrre, tanto che Federico Fellini ne fece un'icona erotica pressoché intramontabile ne La dolce vita (1960), indosso a Anita Ekberg. La rifessione sul cappello da prete qui condotta, s'interseca con ulteriori accenti che potremmo dire a diverso titolo "barocchi", se all'aggettivo accostiamo l'esornatività del sogno, del progetto visionario, nell'intimo del proprio io come nella estensione urbana che alcuni allievi vanno tentando.

Una terza e conclusiva sezione è dedicata agli esiti di ulteriori esperienze condotte da un gruppo di studenti per il recente concorso Il Ventaglio del Presidente, VIII ed. 2013, organizzato dall'Associazione Stampa Parlamentare, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Roma. Sono qui presentati alcuni degli elaborati messi a concorso in un ideale omaggio a Palermo ed a Santa Rosalia, vista l'attualità capitolina del tema a suo tempo scelto da Pausig: l'opera di Ettore De Maria Bergler e di Giuseppe Damiani Almeyda.

 

Vittorio Ugo Vicari

Storico della moda

 

 

Allestimento e Progetto Editoriale a cura:

Arch. Stefania Giacchino, Prof. Sergio Pausig

 

 

 

GIORNALE DI SICILIA  12/07/2013

 

http://www.gds.it/gds/multimedia/cronaca/gdsid/273929/

 

 

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comunicato stampa_Agorà agora' 12.07.201
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